Per rendere più agevole e semplice la quotidianità di tutti i giorni, esistono alcuni strumenti indispensabili che svolgono questo tipo di funzione. Tra questi spiccano, senza alcun dubbio, gli ascensori e i montacarichi, che, talvolta, vengono equiparati l’un l’altro pur essendoci delle significative differenze: il primo viene specificatamente ideato per lo spostamento delle persone, mentre il secondo è stato inventato per rendere più facile il trasporto di merci e persone.
Ed è su quest’ultimo che concentreremo la nostra attenzione nel prosieguo dell’articolo, in quanto risulta uno strumento di fondamentale importanza in ogni edificio, anche nel caso in cui dovesse essere installato all’interno di una abitazione. Il montacarichi per abitazione, infatti, rappresenta un validissimo supporto non solo per rendere più semplice gli spostamenti all’interno di un edificio, ma soprattutto per abbattere le barriere architettoniche presenti, eventualmente, nel medesimo.
Montacarichi: perché preferirli ad un comune ascensore
Il montacarichi, inoltre, risulta meno oneroso rispetto all’installazione di un ascensore, che implica dei costi maggiori non solo nel momento in cui viene inserito nel contesto abitativo, basti pensare alle opere di manutenzione ordinarie e straordinarie, spesso assai onerose, da eseguire successivamente al montaggio e l’obbligo di dover potenziare l’impianto elettrico come accade nel caso in cui venga installato un “tradizionale” ascensore.
Certo, anche i montacarichi sono soggetti agli stessi adempimenti normativi di un ascensore. Ma affidandosi a chi, come questi ascensoristi Firenze, opera nel settore da cinquant’anni con un elevato grado di soddisfazione della propria clientela, è possibile installare dei montacarichi sicuri ed esteticamente perfetti al contesto abitativo nel quale vengono collocati, riuscendo a migliorare anche il valoro commerciale dell’immobile stesso.
Quando si installa un montacarichi all’interno di una abitazione, bisogna sempre aver presente qual è la finalità per la quale viene installato, in quanto, a seconda della tipologia, esistono differenti montacarichi da dover installare. Ad esempio, i montacarichi per disabili devono disporre di un’apertura di almeno 80 cm, mentre quelli destinati al trasporto per persone senza alcuna disabilità, comunemente chiamati anche “micro ascensori“, possono trasportare al massimo 2 persona ad ogni singola corsa.
Per quanto concerne condomini o abitazioni private con particolari esigenze, è possibile installare anche un montacarichi per oggetti che, come dice la parola stessa, il cui utilizzo è dedicato solo ed esclusivamente al trasporto di oggetti e cibo. È opportuno essere a conoscenza che il montacarichi può essere utilizzato solo per lo scopo per il quale è stato creato: un “mini ascensore”, ad esempio, non può essere utilizzato per il trasporto di oggetti e viceversa.
Montacarichi oleodinamico o elettrico: quali sono le differenze
Queste norme sono da rispettare tassativamente per motivi di sicurezza, onde evitare che il montacarichi, a causa di un difforme utilizzo rispetto alla ragione per la quale era stato ideato, non funzioni correttamente e, in alcuni casi, metta a repentaglio l’incolumità delle persone sullo stesso trasportate. Al pari dei tradizionali ascensori, anche i montacarichi possono avere un funzionamento elettrico o oleodinamico.
Quest’ultimo risulta maggiormente adatto per gli edifici con un numero di piani limitato: non necessitando del contrappeso, la sua installazione e manutenzione risulta estremamente più semplice di un comune ascensore. Il montacarichi oleodinamico, inoltre, è il più economico presente sul mercato ed è decisamente meno rumoroso rispetto al modello elettrico, al quale bisogna inevitabilmente ricorrere se nell’edificio sono presenti diversi piani o si necessita di trasportare cose od oggetti dal peso non contenuto.
Col passare del tempo, grazie anche ai progressi in ambito tecnologico, i montacarichi elettrici risultano estremamente funzionali per ottenere un notevole risparmio in termini di spazio, oltre a consentire un maggior risparmio energetico, risultando ecologicamente più sostenibile rispetto a quello oleodinamico.