Cominciano a diradarsi le nubi sul tema dell’anticipo della pensione, il cosiddetto Ape. Nella mattinata è stato chiarito che l’anticipo pensionistico avverrà tramite il mutuo a carico di coloro i quali vorranno approfittare dell’opportunità di lasciare anticipatamente il lavoro rispetto a quanto previsto dalla Legge Fornero ma lacune categorie saranno esentate dal pagamento della rata relativa che resterà a carico dello Stato.
Le categorie cosiddette protette in questo senso saranno i lavoratori che fanno lavori ritenuti usuranti, quali le maestre delle scuole d’infanzia, gli infermieri di sala operatoria, i macchinisti e gli autisti di mezzi pesanti, gli edili, a titolo esemplificativo. L’elenco preciso dei lavori usuranti che rientreranno nella nuova normativa non è ancora totalmente definito ma certamente altre categorie di lavoratori vi rientreranno.
Un secondo requisito per usufruire del carico del mutuo sulle spalle dello Stato, è avere almeno 36 anni di contributi e andare a percepire una pensione non superiore a 1350 Euro lordi, circa 1100 netti. Chi supererà tale limite dovrà pagare la rata per il reddito eccedente. Ai benefici dell’Ape esente dal pagamento della rata potranno accedere anche i disoccupati che hanno t5erminato gli ammortizzatori sociali, i disabili e i parenti di disabili, purché possano vantare un minimo di 30 anni di contributi. L’Ape entrerà in vigore dall’1/05 2017.